martedì 23 febbraio 2010

Lessico famigliare



Lessico famigliare (1963) è un romanzo autobiografico di Natalia Ginzburg.


Lessico famigliare descrive dall'interno la vita quotidiana della famiglia Levi, dominata dalla figura del padre. Il libro è la cronaca ironico-affettuosa della famiglia dagli anni '20 ai primi anni '50, attraverso abitudini, comportamenti e soprattutto la comunicazione linguistica, da cui deriva il titolo. Figure ed eventi si avvicendano nella pagina senza ordine gerarchico e si presentano da sè, vivono attraverso i loro gesti e le loro parole.

Il romanzo ripercorre vicende familiari cronologicamente legate soprattutto all'età fascista e la seconda guerra mondiale, quando vengono evocati l'uccisione del marito dell'autrice, Leone Ginzburg, per attività politica antinazista, la persecuzione degli ebrei, fino ad arrivare al suicidio diCesare Pavese e alla caduta delle illusioni della Resistenza.


Premio Strega del 1963, “Lessico famigliare” è un lavoro di pura, nuda, scoperta e dichiarata memoria, oltre che la cosa più conosciuta di Natalia Ginzburg. “Non so se sia il migliore dei miei libri: ma certo è il solo libro che io abbia scritto in stato di assoluta libertà“: così l’autrice ricorda la genesi della propria opera nella prefazione a “Cinque romanzi brevi” del novembre 1964.
Romanzo del ricordo e racconto autobiografico, “Lessico famigliare” ricostruisce, attraverso la voce narrante di Natalia, ultima di cinque figli, le vicende della famiglia ebrea Levi nella Torino tra gli anni Trenta ed i Cinquanta. La rievocazione delle vicende dei propri cari si accompagna alla riproduzione fedele del linguaggio, che è quanto di più intimo nella vita di una famiglia. Così la figura del padre Giuseppe, professore d’anatomia, è ricordata attraverso le sue urla e le sue risa, i fratelli attraverso i loro litigi, la sorella Paola attraverso i primi amori. Il linguaggio, evocativo ed allusivo, diventa lo strumento conoscitivo per ripercorrere esperienze comuni in una giostra che tiene insieme periodi storici differenti, attraverso un continuo gioco di richiami. "Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso” – annota l’autrice nell’avvertenza -“Quando ci incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti o distratti, ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte nella nostra infanzia”.
La parola è ricordo ed è quanto basta per mantenere vivi gli affetti al di là del tempo, del dolore e della lontananza: questo il messaggio di un’opera che è molto più di un’autobiografia e diventa paradigma universale. Sullo sfondo avanza la Storia con l’ascesa di Mussolini, le leggi razziali, la lotta antifascista: momenti che per la famiglia Levi hanno significato prigionia, confino, morte, come nel caso del primo marito della scrittrice, recluso e poi ucciso. Tra le figure che hanno fatto parte della vita della famiglia Levi spiccano tanti intellettuali e politici ricordati con naturalezza, tra cui Filippo Turati, Cesare Pavese ed Eugenio Montale, che accompagnava la “zia Drusilla”.




Lessico famigliare, riduzione radiofonica di Radio 3 Rai (Il Terzo Anello - Ad alta voce): 22 puntate, formato .ram
Francesca Archibugi racconta Lessico famigliare nel programma Damasco di Radio3.

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