mercoledì 12 gennaio 2011

Una sposa conveniente, di Elsa Chabrol

Una sposa conveniente, di Elsa Chabrol




Nel paese di Pouligeac, abitato da 9 anime in tutto (e tutti over 70) gli abitanti sono disperati, perchè il giovane Pierrot detto il Piccinino (47 anni suonati, un marcantonio alto un metro e ottantacinque per novantasette chili di bonomia) dopo la morte dell’amata madre Paulette ha deciso che vuole cambiare aria. Vuole partire, trovare una donna e metter su famiglia.

Una tragedia che rischia di sconvolgere l’esistenza di tutti (soprattutto perchè Pierrot è l’unico a possedere un’automobile ‘e soprattutto, a essere in condizione di guidarla’). Il paesino è talmente piccolo che bisogna fare sedici chilometri solo per avere uno yogurt, e poi Pierrot è insostituibile, perchè ‘passa le giornate a riparare di tutto, installare di tutto, il solo della sua generazione ad essere rimasto lì’.

I vecchietti non si perdono d’animo: la soluzione è trovargli una donna che venga ad abitare a Pouligeac. 

A 101 anni, 1 mese e 4 giorni, Juliette è la più anziana di Pouligeac, paesino di 9 abitanti tra le montagne delle Cevenne. Certa che ogni giorno sia l'ultimo, osserva (e giudica) dal balcone di casa quel che succede. E quando Pierrot, giovane factotum del villaggio, a soli 47 anni decide di trovare moglie altrove, si mette a cercare su internet, insieme agli altri vecchi, "una sposa conveniente". Il libro d'esordio di Elsa Chabrol, regista di documentari, è una commedia lieve, poetica e divertente che diventa un inno alla vita e alla solidarietà. Perché ha scelto di ambientare la vicenda in un minuscolo paese di montagna? "Mia madre è corsa, mio papà delle Cevenne. Da piccola ho vissuto in villaggi abbandonati dove i vecchi vivevano isolati, in totale solitudine. E cercavano di aggregarsi a modo loro". È stato difficile immedesimarsi in un'ultracentenaria? "No, perché ho girato parecchi documentari sulla terza e la quarta età. È uno shock che i vecchi siano derisi e disprezzati dalla società. Eppure la vecchiaia appartiene solo al corpo. I sogni restano intatti. A 90 anni ti può ancora battere il cuore per il principe azzurro". Cosa spinge secondo lei gli anziani del villaggio di Pouligeac alla solidarietà? "Secondo un'inchiesta che ho letto anni fa, al di sotto di un certo numero di abitanti per metro quadrato scompaiono i riflessi di solidarietà e vita comunitaria. L'isolamento genera isolamento. Si accende la televisione e si chiude a chiave la porta. Il vicino diventa straniero. A Pouligeac è la necessità a obbligare i sopravvissuti a spegnere il video, immaginare stratagemmi comuni e ribellarsi. Solo così possono condividere nuove avventure. Hanno bisogno l'uno dell'altro, capiscono che si sono sempre amati". - Elsa Chabrol, La sposa conveniente, Frassinelli, 19 euro

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