giovedì 30 dicembre 2010

Speak le parole non dette di Laurie Halse Anderson


Speak le parole non dette di Laurie Halse Anderson


In questi giorni sto leggendo Speak le parole non dette di cui ho visto prima il film che mi è piaciuto tantissimo. Peccato non sia doppiato ma solo sottotitolato, mi sarebbe piaciuto guardarlo insieme con mia suocera, ma è difficile per chi non è abituato seguire i sottotitoli .

Il racconto parla di un esperienza traumatica di cui una ragazza viene emarginata e di cui non riesce a parlare, solo con l'aiuto del professore d'arte che l'aiuta a trovare nell'arte il mezzo e la maniera per esprimere e trovare il modo per comunicare quello che effettivamente successo, riesce a sbloccarsi e a reagire.

Il tema del racconto è a me molto caro, la difficolta dei giovani di comunicare con il mondo degli adulti, specie con i genitori ma anche a volte con i coetanei





Speak. Le parole non dette di Laurie H. Anderson Il romanzo e il film, nella collana Y della Giunti per adolescenti e giovani lettori


Capita a volte di leggere o di ascoltare fondate critiche sull’eccesso di produzione editoriale dedicata a bambini e giovani lettori: laconseguenza potrebbe essere, come per il settore che si rivolge agli adulti, un abbassamento del livello qualitativo.
Una circostanza, questa, che però non ci impedisce di sottolineare quanto di buono, anzi di ottimo, si trova sul mercato.

E fra le proposte più interessanti e innovative, c’è sicuramente “Y”, il nuovo contenitore editoriale della Giunti che presenta a giovani lettrici e lettori non solo volumi di narrativa, saggistica e self help, ma anche film, tattoo e gadget.
Un progetto che si evolve di pari passo con un sito web ricco di contenuti e di approfondimenti.

La filosofia che sta alla base di questa collana si esprime chiaramente fin dalla scelta del logo: un serpente che, richiamando un tatuaggio, disegna la lettera Y. Si tratta in effetti del serpente di biblica origine che, con le sue parole, ha convinto Eva a commettere un gesto – il cogliere la mela – che provocherà la cacciata dal Paradiso Terrestre.
La simbologia viene ripresa, in questo contesto, ad indicare il passaggio, i cambiamenti, le difficoltà che caratterizzano l’adolescenza: un periodo non sempre di facile interpretazione, soprattutto nei rapporti familiari, nelle amicizie e nella percezione di sé, ma che, se affrontato e superato con serenità, con tutto l’aiuto possibile, potrà segnare il passaggio a una vita adulta certamente soddisfacente ed equilibrata.

La prima uscita di questa nuova collana si intitola Speak, le parole non dette, dell’americana LaurieHalse Anderson, una delle più amate autrici per “Young Adults”, che ha al suo attivo diversi titoli e numerosi riconoscimenti letterari, proprio come questo romanzo, già tradotto in molti paesi ed ora proposto anche nella versione italiana in un cofanetto che contiene anche l’omonimo film, in lingua originale con sottotitoli in italiano e in inglese, diretto da Jessica Sharzer, la cui protagonista è una giovanissima Kristen Steward – l’attrice che abbiamo imparato a conoscere come Bella, nella famosa saga di Twilight.
Due linguaggi – quello letterario e quello cinematografico, ai quali ci si potrà accostare con un certo spirito critico, oltre che per un proficuo esercizio di comprensione della lingua inglese –, utilizzati per raccontare la vicenda di Melinda Sordino, una ragazza che vive il primo anno del liceo da emarginatavisto che le sue amiche non le hanno perdonato di aver chiamato gli sbirri alla festa di fine anno. Quello che i compagni ignorano, proprio come i genitori di Melinda ed i professori, è la dolorosa motivazione di questo gesto: dietro il carattere scontroso e chiuso, dietro il suo silenzio, si nasconde infatti un terribile segreto e solo grazie alla possibilità di esprimersi attraverso l’arte e grazie ad un grande sforzo di crescita interiore la ragazza riuscirà a raccontare l’esperienza vissuta e a ritrovare, con le parole, la serenità e una rinnovata fiducia in se stessa.

La voce di Melinda si esprime al tempo presente e in prima persona, con una voce moderna, semplice e diretta, proprio come in un diario segreto: capitoli brevi, dialoghi, ricordi e immagini che arrivano dritto al cuore di chi legge.
Molti i temi affrontati con sensibilità e attenzione, senza mai scadere nel volgare o nel morboso: le difficoltà nei rapporti familiari, le perverse dinamiche del “bullismo femminile”, l’importanza di amicizie sincere, la necessità di sentirsi accettati dal gruppo, le infinite potenzialità espressive dell’arte, l’estremo bisogno di comunicazione che sfocia nella ribellione, nell’autolesionismo o, paradossalmente, in un silenzio ostinato. Un silenzio capace di esprimere, per chi sa ascoltare, più di mille parole.
Su tutto questo – la casa e la famiglia, la scuola, i professori ed i compagni, la realtà, i sogni e gli incubi – si posa lo sguardo acuto, deluso ma ancora pieno di speranza di Melinda.
Le tensioni, anche nascoste, contengono sensazioni sincere e vere, espressione della complessa personalità della protagonista ed emblema di un’adolescenza spesso abbandonata a se stessa, trascurata e incompresa.
Quello che il finale trasmette è soprattutto la voglia di Melinda di riappropriarsi della propria vita e della propria creatività: in questo ideale passaggio in un mondo dove si affrontano e si vincono le proprie paure sta forse il messaggio principale di un romanzo che rimarrà a lungo nella memoria dei suoi lettori, giovani e meno giovani.


http://it.wikipedia.org/wiki/Speak_-_Le_parole_non_dette film

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