martedì 31 gennaio 2012

Medici


Medici

“I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: purché vi possano proibire qualcosa tutto va a posto. L'astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno.”
Giovannino Guareschi



Herman Koch - "Villetta con piscina" (Neri Pozza 2011)

Marc Schlosser è un medico di famiglia. Riceve la mattina, dalle otto e mezza all'una. Venti minuti circa a paziente cosí spartiti: un minuto per capire quello che c'è da capire e gli altri diciannove per inscenare una parvenza di interesse. E i pazienti se ne vanno via soddisfatti, prendendo per una meticolosa e inusuale attenzione quella che non è altro che una messa in scena. Di recente, però, un increscioso incidente ha turbato la tranquilla esistenza di Marc. Dopo il funerale di Ralph Meier, la star televisiva dalla figura imponente e la voce stentorea, Judith, la moglie
dell'attore, ha fatto irruzione nello studio di Schlosser scagliando a terra una sedia e strillando ripetutamente
«Assassino!».


Atul Gawande - "Con cura" (Einaudi 2008)

Gawande si interroga sulla propria professione, su cosa serve per essere bravi in un campo dove è tanto facile sbagliare, sull'importanza della motivazione personale. E lo fa raccontando le storie vere di medici e pazienti che nel suo diario diventano personaggi in carne ed ossa, ognuno con il proprio volto, la propria storia, mania ed sperienza. Questo è un libro che non solo racconta storie vere, ma è un libro che ci riguarda e che ci parla. Parla della nostra salute, dei nostri corpi, semplicemente delle nostre vite.




Siddharta Mukherjee - "L’imperatore del male"(Neri Pozza 2011)

Un oncologo con un grande talento letterario: la sua monumentale biografia sul cancro, risultato di sei anni e mezzo di ricerche. La forza di questo libro sta nella narrazione: la capacità di tenere insieme in modo avvincente 4 mila anni di storia della malattia. Mukherjee dice che la motivazione principale è venuta dal rapporto con i pazienti, in particolare una donna, Germaine. Era come giocare a scacchi, "un gioco morboso, ipnotico, un gioco che si era appropriato della sua vita. Riusciva a schivare un colpo per poi essere presa in pieno da un altro". "A un certo punto mi disse: - Voglio continuare a curarmi, ma per favore mi spieghi contro cosa esattamente sto combattendo.




Rebecca Skloot - "La vita immortale di Henrietta Lacks" (Adelphi 2011)

Henrietta Lacks lavorava nei campi di tabacco della Virginia, così come i suoi antenati schiavi. Quando morì per un tumore, nel 1951, i medici, senza preoccuparsi di chiedere alcun consenso, prelevarono un campione dei suoi tessuti e si accorsero ben presto di un fenomeno sbalorditivo, mai registrato prima:le cellule tumorali continuavano a crescere fuori dal corpo, in laboratorio. Da qui alla commercializzazione il passo fu breve, ma sarebbero passati vent’anni prima che i familiari scoprissero una verità non meno incredibile che traumatizzante: Henrietta era ‘immortale’, e dalle sue cellule si era sviluppata un’industria miliardaria.




Atul Gawande - "Checklist" (Einaudi 2011)Dal 2006, Gawande è stato incaricato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità della stesura di una checklist per la
sicurezza del paziente chirurgico: un dispositivo che, adottato in otto grandi ospedali, si è dimostrato capace di ridurre di oltre un terzo le morti e le complicazioni postoperatorie. Le checklist hanno cambiato le nostre vite: ed è incredibile scoprire come possono continuare a farlo.



G

iovanna Zucca - "Mani calde" (Fazi 2011)

Davide ha nove anni e proprio non ne vuole sapere di andare a comprare le cose per la scuola, la mamma insiste e quel banale tragitto tra l’abitazione e il negozio si rivelerà fatale. In coma, tra il sonno e la veglia in cui è costretto, Davide sente e “vede” le persone distraendosi con le storie degli altri: storie di ospedale, di chiacchiere in corsia, di infermiere e lotte fra medici, come quel “dottore antipatico” che tenterà l’impossibile per salvarlo. Un legame speciale fatto di empatia e sensazioni destinate a durare si formerà fra il medico e il ragazzino: eppure il primo è un uomo schivo, scorbutico, un dio nel proprio lavoro ma incapace di gestire ogni genere di rapporti umani; l’altro è pieno di vita ma immobile su un letto.



Marco Venturino - "Cosa sognano i pesci rossi"(Mondadori, 2006)

Abbandonato, dopo l'operazione malriuscita, dal grande chirurgo privo di scrupoli che lo ha operato, e scaricato nelle mani del responsabile di reparto dott.Gaboardi, nel giro di pochi giorni Pierluigi Tunesi ha visto se stesso trasformarsi, da uomo rispettato e potente, in "pesce rosso": un paziente bisognoso di tutto, incapace di parlare, di dare sfogo a quel dolore che pure sente con una nitidezza abbacinante. Mentre Gaboardi, con i suoi fallimenti simili a quelli di tanti suoi colleghi, è soltanto una delle "facce verdi" che, indistinte, inadeguate, indifferenti, si chinano sul dolore altrui. Eppure questi due uomini, questi due coetanei le cui vite hanno avuto percorsi tanto diversi, hanno ancora qualcosa da dire e da dare. A se stessi, alla vita, e l'uno all'altro.




Lisa Genova - "Perdersi" (Piemme 2010)

A cinquant’anni Alice,psicologa di successo,si sente una donna realizzata.All’improvviso, però, tutto cambia. All’inizio sono solo piccole dimenticanze: una parola sulla punta della lingua che non riesce a ricordare, il numero di
uova nella ricetta del pudding natalizio, quello che prepara fin da bambina.E poi un giorno, dopo il giro di jogging quotidiano, Alice si ritrova in una piazza che è sicura di conoscere ma che non sa dove si trovi. Si è persa, a pochi metri da casa. Quando le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer, tutto ciò in cui Alice ha sempre creduto pare sgretolarsi.E anche la sua famiglia perde ogni certezza e stenta ad accettarla.



Goce Smilevski - "La sorella di Freud" (Guanda 2011)

Vienna, 1938. Sigmund Freud ottiene dai nazisti la possibilità di fuggire a Londra e di portare con sé una serie di persone. Il padre della psicanalisi scrive una lista di sedici nomi, tra cui quello del suo cameriere e del
suo medico, ma abbandona volutamente le quattro sorelle.
Ed è proprio una di esse, Adolfina, la voce narrante di questo straordinario romanzo. Dal campo di concentrament
dove è stata rinchiusa Adolfina racconta la storia della sua famiglia, e della Vienna di fine Ottocento e inizio Novecento. Riviviamo così il racconto della sua giovinezza trascorsa in una famiglia che non la sa amare, e del suo grande affetto per il fratello.



John Kerr - "Un metodo molto pericoloso"(Frassinelli 2011)
La rilettura del rapporto tra Freud e Jung prende avvio dal ritrovamento di un carteggio: nel 1977 affiorano da uno
scantinato ginevrino diari, lettere, abbozzi di scritti inediti dei due grandi e di una donna, Sabina Spielrein, ancora poco nota. Semplice caso clinico all'inizio, curata da Jung con il nuovo metodo di Freud, Sabina gioca più di un ruolo nella vita dei due scienziati: paziente, amante e (involontaria?) traditrice di Jung prima, quindi amica, confidente e infine collega di Freud, diventa testimone consapevole della frattura tra la scuola di Vienna e quella di Zurigo, i valori ebraici e quelli cristiani.

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