martedì 31 gennaio 2012

Uniche al mondo





Uniche al mondo

“Non si nasce donne: si diventa”.


Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, 1949


Laura Pariani - "La valle delle donne lupo"(Einaudi, 2011)

"La montagna, più che un luogo geografico, è un'esperienza: quella di un mondo potente nella sua resistenza a certe pazze vertigini della modernità, ma assolutamente marginale". E proprio come la montagna sono marginali e potenti le figure che l'hanno abitata, e che abitano questo libro. Sono le donne lupo, capaci di "affrontare a viso aperto il grave del mondo". Sono balenghe, diverse, eccentriche, "tutte falciate dalla stessa sentenza di emarginazione, servite alla comunità per mettere in scena sempre lo stesso canovaccio". Una ricercatrice s'inoltra per le valli piemontesi facendo interviste con il suo registratore. Le hanno parlato di una donna, la Fenisia, che vive isolata nel Paese Piccolo…


Elena Ferrante - "L’amica geniale" (E/O, 2011)


L'amica Geniale è l'ultimo romanzo proposto dall'enigmatica scrittirce Elena Ferrante, l'autrice de "I giorni dell'abbandono", da cui fu tratto l'omonimo film, ambientato a Torino, di Roberto Faenza. Leda, la protagonista, è un'insegnante di letteratura inglese, è una donna divorziata che ha cresciuto da sola due figlie, le quali hanno assorbito gran parte delle sue energie. Ad un certo punto, però, c'è la svolta: le figlie di Leda decidono di recarsi per un certo periodo dal padre, il quale vive in America. Tutto improvvisamente appare nuovo, di colpo è libera e proprietaria del suo tempo.


Ursula K. Le Guin - "Lavinia" (Cavallo di Ferro, 2011)

In omaggio all'Eneide di Virgilio, Ursula K. Le Guin dà voce a un personaggio silenzioso e minore del poema: la principessa Lavinia, moglie italica dell'eroe troiano Enea. Ed è proprio attraverso il racconto della giovane, stavolta protagonista e artefice del suo destino, che ripercorriamo gli ultimi libri dell'opera virgiliana, guardandoli da un diverso punto di vista. Lungo un filo tutto nuovo che congiunge fra loro i pochi cenni a Lavinia nell'Eneide l'autrice narra l'infanzia e l'adolescenza di questa ragazza nell'idillico mondo preromano, il turbamento di fronte alla scelta dei pretendenti alla sua mano, l'arrivo del valoroso straniero secondo quanto annunciato da un oracolo, e poi la guerra..



Elisabeth Strout - "Olive Kitteridge" (Fazi, 2009)

Olive Kitteridge è il vincitore del Premio Bancarella 2010. La storia si dipana in un angolo del continente nordamericano, Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto.




Michela Murgia - "Accabadora" (Einaudi, 2011)

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo.


Alicia Gimenezz Bartlett - "Dove nessuno ti troverà" (Sellerio, 2011)

La Pastora è un personaggio realmente esistito, un mito popolare incarnato da una donna partigiana e bandito, accusata di ogni genere di delitto. Dove nessuno ti troverà di Alicia Gimenez Bartlett, già autrice delle indagini della celebre Petra Delicado, ripercorre la storia di una leggenda vivente, realmente esistita nella Spagna anni cinquanta del secolo scorso. Metà uomo e metà donna e registrata all’anagrafe con il nome di Teresa Pla Meseguer, la Pastora era vittima di una malformazione che ne rendeva incerta l’identità sessuale..



Rabee Jaber - "Come fili di seta" (Feltrinelli, 2011)

Lo scrittore libanese Jaber Rabee racconta l'America attraverso gli occhi di una donna del Libano. La vicende è ambientata nel 1913, e Marta è una giovane ragazza di nemmeno ventanni che vive in un piccolo paesino situato sui pendii delle montagne del Libano. Suo marito è emigrato in America da due anni e ormai sono molti mesi che non dà più sue notizie, sembra sparito nel nulla. La ragazza decide quindi di intraprendere da sola un lungo viaggio per raggiungerlo, per capire cosa gli è successo. Quando lo troverà, scoprirà che accanto all'uomo c'è un'altra donna. Una storia di abbandono e tradimento piuttosto comune, tuttavia l'autore non si limita a questo.


Maggie O’ Farrell - "La mano che teneva la mia"(Guanda, 2011)

Nella vitale Londra del secondo dopoguerra, la giovane Lexie Sinclair, appena arrivata dalle campagne del Devon, sente che tutto è possibile. Mentre cerca di realizzare il sogno di diventare giornalista, viene in contatto con un mondo pervaso da uno straordinario fermento culturale: la Soho degli anni Cinquanta. Quartiere bohème di locali rumorosi, prostitute, immigrati, e di artisti e intellettuali, come Francis Bacon, Lucien Freud o John Deakin. Qui Lexie trova anche l'amore in un uomo più grande di lei, un importante editore.



Hilary Thayer Hamann - "Antropologia di una ragazza" (Fandango, 2011)

Le piogge autunnali sono diverse da quelle estive. Durano più a lungo e lasciano nell'aria un odore acre, pungente, e strisce color granato che si confondono con il blu del cielo. Eveline Auerbach frequenta l'ultimo anno di liceo in una cittadina degli Hamptons, sulla sponda meridionale di Long Island, un posto tanto vicino a New York quanto lontano mille miglia da tutto il resto. Il suo è un mondo piccolo, chiuso, un guscio protetto che riscalda. Vive con la madre, una donna stravagante e generosa che insegna al college, ma è a suo padre, uomo appassionato e colto, che deve tutto ciò che sa. L'età adulta irrompe come una nevicata improvvisa che ricopre ogni cosa, e la realtà ha tutto un altro colore se quel che resta è complicazione e confusione.



Kathleen Winsor - "Amber" (Beat, 2011)

È il 1644 in Inghilterra. La guerra civile tra i seguaci del re Carlo I e i sostenitori del Parlamento infuria, e divide contee, contrade e famiglie, distruggendo antichi patti e legami secolari. Judith Marsh, figlia di Lord William, nobile fanciulla innamorata e incinta di John Mainwaring, è costretta ad abbandonare il suo illustre casato e a rifugiarsi in un villaggio di umili contadini. Per Lord William, schierato anima e corpo dalla parte del re, una figlia che reca in grembo un Mainwaring, un discendente del conte di Rosswood che ha osato abbracciare la causa dei ribelli del Parlamento, sarebbe, infatti, un autentico disonore.

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