martedì 31 gennaio 2012

Spiriti liberi

Spiriti liberi

”Bisogna ridere prima di essere felici, per paura di morire senza aver riso”
Jean de La Bruyère


Gipsy Rose Lee - "Gypsy" (Adelphi 2011)

Fra gli archetipi femminili dello spettacolo, accanto alla Dark Lady e alla Bionda Svampita c’è anche la Regina dello Spogliarello: Gypsy Rose Lee, ovvero la leggendaria Gypsy. Spregiudicata come Mae West, sbrigativa come Bette Davis, Gypsy è una sorta di turbine con un alto senso dello humour che attraversa una vita piena di incongruità, sordidezze, farse e colpi di scena, raccontandoci col piglio del cantore epico e insieme dell’intrattenitore di avanspettacolo come riuscì a diventare, da oscura figlia d’arte, prima una stella di Ziegfeld e infine la più grande stripteaser del suo tempo.

Kathryn Stockett -" L’aiuto" (Bompiani, 2011)

Missisipi,estate 1962.Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Per sua madre, però, il fatto che si sia laureata conta ben poco: l'unica cosa che vuole per la figlia è un buon matrimonio. Ma Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Accanto a lei Constantine, la governante, Minny, la sua migliore amica. Tre spiriti liberi, contro tutte le convenzioni.


Richard Powell - "Vacanze matte" (Einaudi 2011)

AFine anni Cinquanta. I Kwimper, una quasi-famiglia composta dal padre Pop, il figlio maggiore Toby, i gemellini Eddy e Teddy e la babysitter diciannovenne Holly. Tornando a casa da un «periodo di riposo» necessario a Pop dopo la perdita del diritto all’indennità di disoccupazione, i Kwimper ignorano deliberatamente un cartello di divieto e imboccano una strada che li condurrà nel nulla. Senza benzina, senza cibo, senz’acqua, sperduti in una terra che non risulta neppure sulle mappe: potrebbe essere il prologo di una tragedia, e invece è l’innesco di un’epopea esilarante: i cinque non si perdono d’animo e s’ingegnano non solo per sopravvivere, ma per rivendicare il territorio come veri pionieri.

Michael Zadoorian - "In viaggio contromano"(Marcos y Marcos, 2011)

Poche storie, Ella e John hanno deciso: partiranno. Chi se ne frega dei divieti e delle ansie dei figli, al diavolo medici, paramedici, rompiscatole che ti ammorbano a suon di esami prescrizioni precauzioni. Ella ha più problemi sanitari di un paese del Terzo mondo, John non ricorda come si chiama sua moglie, ma insieme "formano una persona intera". Di cose grandiose, se ne possono fare anche all'ultimo round. Anche dopo una vita che non ha nulla di straordinario. E allora? Si parte e stop. In barba a ogni cautela, ogni pallosa ragionevolezza, a ottant'anni suonati Ella e John balzano sul loro camper - un vecchio Leisure Seeker.


Scarlett Thomas - "Il giro più pazzo del mondo"(Newton Compton 2011)

Luke è un ragazzo brillante e simpatico, ma è costretto a vivere chiuso in casa da quando è nato, perché è allergico alla luce del sole.Luke, però, ha deciso che deve guarire e trovare una cura per la sua malattia, costi quel che costi. E quando un guru gli assicura che può risolvere il suo problema e lo invita a raggiungerlo in Galles, il ragazzo non ha più scuse per tirarsi indietro. A bordo di un furgoncino Volkswagen e in compagnia di Julie e altri quattro amici Luke si mette in viaggio sulle stradine della campagna inglese, fasciato in un’improvvisata tuta spaziale, per proteggersi dal sole. Sotto un terribile nubifragio e con la loro vecchia vita finalmente alle spalle, Julie e Luke si lanciano in un’incredibile avventura che li cambierà per sempre…


Patrick Dennis - "Zia Mame" (Adelphi 2011)

America anni venti. Un ragazzino di undici anni, già orfano di madre, perde improvvisamente anche il padre, un uomo ricco, freddo e bacchettone. Patrick viene quindi immediatamente spedito dalla sua tutrice, la zia Mame, un’eccentrica signora che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode. Con zia Mame la vita cambia sapore:feste,amori,avventure,colpi di fortuna e cadute in disgrazia. Insomma un gran divertimento!

Lawrence Ferlinghetti - "A Coney Island of the mind" (Minimum fax 2011)

Pubblicata originariamente nel 1958, e da allora tradotta in tutto il mondo e venduta in oltre un milione di copie, A Coney Island of the Mind è l’opera più celebre del grande maestro della letteratura beat Lawrence Ferlinghetti, nonché a detta dei critici una delle raccolte poetiche più significative del Novecento. Irriverenti, psichedeliche, libertarie, queste quarantotto poesie scavano nel significato delle piccole cose comuni e ricompongono nel loro insieme ciò che annuncia il titolo: una «Coney Island mentale», appunto, un
luna-park dell’anima.


Mordechai Richler - "La versione di Barney"(Adelphi, 2011)


Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose, diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in "sitcom" decisamente popolari e altrettanto redditizie.

Pablo D’Ors - "Avveture dello stampatore Zollinger"(Quodlibet 2010)

Il giovane August Zollinger, in cerca del suo destino, abbandona il paese natale e per sette lunghissimi anni prova tanti mestieri. Fa il casellante della ferrovia su una linea sperduta, e qui si innamora della voce dell’impiegata che ogni mattina al telefono per avvisarlo dell’unico treno gli dice «pronto?», e lui risponde «son pronto». Poi fa il soldato, diserta, e nella solitudine dei boschi si conforta della compagnia dei grandi alberi quieti, fino al miracolo, alla rivelazione. Scoprirà alla fine la dignità dei mestieri umili: come timbrare le carte in un ufficio comunale; poi fare il calzolaio; e infine lo stampatore, come aveva sognato fin da bambino.


Erlend Loe - "Volvo" (Iperborea, 2010)

In fuga dalla società civile, dalle sue regole "insensate" e dalla Norvegia, la piccola comitiva di Doppler (il ribelle Andreas Doppler, il suo memorabile cucciolo Bongo e il figlioletto Gregus) si avventura oltre il confine svedese ddentrandosi nelle foreste del Värmland, dove l'attendono incontri con esilaranti quanto improbabili personaggi. Dalla vecchia megera, Maj-Britt, drogata e desiderosa di cambiare il mondo, all'anziano Von Borring che, nonostante l'età, non rinnega la sua anima di scout e continua a dormire sotto le stelle, d'estate e d'inverno.

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