martedì 31 gennaio 2012

Libri per i nostalgici

Nostalgici

”Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia ”
Albert Camus



Luke Williams - La stanza dell'eco (Neri Pozza, 2011)

Evie Steppman ha sessantaquattro anni quando decide di chiudersi nell'attico della sua casa sul mare, in Scozia, con l'intenzione di scrivere la storia della sua vita prima che i ricordi la abbandonino, e prima che non vi sia più traccia del dono, o della maledizione, che ha accompagnato tutta la sua esistenza e di cui si è nutrita la sua memoria: un udito eccezionalmente fine, una capacità di cogliere e comprendere decine, centinaia di suoni contemporaneamente, e di costruire attraverso essi una personale, originale, unica "mappa del mondo"..



Maggie O’ Farrell - "La mano che teneva la mia"(Guanda, 2011)

Nella vitale Londra del secondo dopoguerra, la giovane Lexie Sinclair, appena arrivata dalle campagne del Devon, sente che tutto è possibile. Mentre cerca di realizzare il sogno di diventare giornalista, viene in contatto con un mondo pervaso da uno straordinario fermento culturale: la Soho degli anni Cinquanta. Quartiere bohème di locali rumorosi, prostitute, immigrati, e di artisti e intellettuali, come Francis Bacon, Lucien Freud o John Deakin. Qui Lexie trova anche l'amore in un uomo più grande di lei, un importante editore.

Sigrid Combuchen - "Cosa rimane della vita"(Ponte alle Grazie 2011)

Una foto. Tutto ha inizio da una foto descritta all’interno di un romanzo: una signora ormai ottantenne, Hedwig, ritiratasi a vivere in Spagna, riceve in dono il libro e crede di riconoscersi in quell’immagine ormai sbiadita, che ritrae un’anonima famiglia svedese, in un’epoca ormai lontana. È il principio di una fitta corrispondenza con l’altra protagonista del romanzo, la scrittrice Sigrid Combüchen che, desiderosa di trovare materiale per il prossimo libro, lascia credere all’anziana donna di abitare nella sua casa d’infanzia, proprio quella della foto. Un inganno ben riuscito, che si protrarrà per un decennio e che, in una raffinata operazione metaletteraria, apre una finestra sulla vita anticonformista della giovane Hedwig.



Magda Szabò - "Il vecchio pozzo" (Einaudi 2011)


Una bambina. Un vecchio pozzo vicino al quale è vietato giocare. La scrittrice torna ad affacciarsi a quel pozzo e nelle sue profondità ritrova uno straordinario tesoro di ricordi. Appaiono così i genitori, due «scrittori mancati» che tuttavia non rimpiansero mai di non avere consacrato tutta la vita all'arte e diedero alla figlioletta un'educazione particolare tutta intrisa di solidi valori e antichissima cultura; emerge Debrecen, la città in cui il vento era più autentico, l'acqua più buona, le stelle più luminose, fanno capolino il Natale, gli animali, il paesaggio, gli antenati, la scuola, i giochi dell'infanzia.



Mariolina Venezia - "Da dove viene il vento"(Einaudi, 2011)


Vent’anni fa Dora e Salvatore si sono amati, hanno condiviso momenti e ideali, hanno provato sulla propria pelle le contraddizioni di una generazione. Si sono anche lasciati, poi, imboccando strade lontane, scegliendo gradi diversi di fedeltà all’idea di futuro che avevano costruito nel tempo. Nell’anno che cambierà la storia dell’Occidente, Dora e Salvatore si incontrano in un locale di Padova. Un appuntamento con il destino che trasforma l’amore di un tempo in un’ossessione erotica totalizzante. Clandestini, Salvatore e Dora provano a colmare il proprio vuoto sprofondando l’uno nell’altra...


Stefan Merrill Block - "Io non ricordo" (Neri Pozza 2008)

Seth Walzer vive ad Austin nel Texas. È un ragazzino, anzi: è il perfetto esemplare dell'adolescente troppo intelligente segnato dall'acne, dal sarcasmo nei confronti del mondo e dal panico nei confronti di ogni sorta di contatto umano. Passa così il tempo a fantasticare su tutto e a perdersi nelle sue divagazioni al punto tale da sentirsi un "maestro del nulla". Un giorno però la realtà irrompe improvvisa nella sua vita. A sua madre viene diagnosticata una rara forma di Alzheimer e Seth assiste impotente al suo inesorabile scivolare nell'oscuro regno dell'oblio. Lentamente la madre non ricorda più nulla, anche le cose più semplici della vita. Il padre di Seth reagisce alla malattia della moglie nel modo peggiore possibile: si stordisce con massicce dosi giornaliere di gin e programmi televisivi. Cosa può fare Seth a quel punto se non cercare di usare la sua straordinaria intelligenza, studiando quello strano e terribile male che si trasmette geneticamente e toglie il dono del ricordo? Non sapendo quasi nulla della vita che la madre conduceva prima di conoscere suo padre, Seth si mette alla ricerca dei parenti perduti della donna, portatori del gene causa della sua malattia.



Lawrence Ferlinghetti - "A Coney Island of the mind" (Minimum fax 2011)


Pubblicata originariamente nel 1958, e da allora tradotta in tutto il mondo e venduta in oltre un milione di copie, A Coney Island of the Mind è l’opera più celebre del grande maestro della letteratura beat Lawrence Ferlinghetti, nonché a detta dei critici una delle raccolte poetiche più significative del Novecento. Irriverenti, psichedeliche, libertarie, queste quarantotto poesie scavano nel significato delle piccole cose comuni e ricompongono nel loro insieme ciò che annuncia il titolo: una «Coney Island mentale», appunto, un
luna-park dell’anima.


Pablo D’Ors - "Avveture dello stampatore Zollinger"(Quodlibet 2010)

Il giovane August Zollinger, in cerca del suo destino, abbandona il paese natale e per sette lunghissimi anni prova tanti mestieri. Fa il casellante della ferrovia su una linea sperduta, e qui si innamora della voce dell’impiegata che ogni mattina al telefono per avvisarlo dell’unico treno gli dice «pronto?», e lui risponde «son pronto». Poi fa il soldato, diserta, e nella solitudine dei boschi si conforta della compagnia dei grandi alberi quieti, fino al miracolo, alla rivelazione. Scoprirà alla fine la dignità dei mestieri umili: come timbrare le carte in un ufficio comunale; poi fare il calzolaio; e infine lo stampatore, come aveva sognato fin da bambino.


Erlend Loe - "Volvo" (Iperborea, 2010)

In fuga dalla società civile, dalle sue regole "insensate" e dalla Norvegia, la piccola comitiva di Doppler (il ribelle Andreas Doppler, il suo memorabile cucciolo Bongo e il figlioletto Gregus) si avventura oltre il confine svedese ddentrandosi nelle foreste del Värmland, dove l'attendono incontri con esilaranti quanto improbabili personaggi. Dalla vecchia megera, Maj-Britt, drogata e desiderosa di cambiare il mondo, all'anziano Von Borring che, nonostante l'età, non rinnega la sua anima di scout e continua a dormire sotto le stelle, d'estate e d'inverno.

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